Museo Medievale del castello
Il Complesso monumentale del Castello di Arechi dall'ottobre 2009 ospita il Museo medievale contenente i reperti ivi rinvenuti durante le campagne di scavo.
La documentazione materiale del castello proviene sia dai lavori di restauro degli anni 70/80, sia dalle indagini di scavo condotte dal 1991. Il copiosissimo materiale ceramico presenta una continuità che attesta una pressoché ininterrotta frequentazione del complesso. Le evidenze archeologiche conservate, catalogate e rese fruibili al pubblico, sono raggruppate in sezioni, agevolmente consultabili nel Museo del castello:
Ceramiche: Il castello, sul finire del IX e il principio dell'XI secolo ha ospitato vari presidi militari, per cui la ceramica ivi rinvenuta è riconducibile prevalentemente a ceramica di uso comune per la sussistenza dei soldati . Le produzioni ceramiche da cucina e da dispensa quasi sempre sono state effettuate in serie e sono di provenienza locale. A cavallo del nuovo millennio, il castello fu abitato da un dominus, per cui accanto alle stoviglie da mensa e da dispensa si ritrovano manufatti più raffinati e costosi provenienti prevalentemente dal Maghreb (visto l'intenso traffico commerciale tra Nord Africa e Campania). Per quanto afferisce alle tipologie ceramiche, sono stati identificati frammenti di: ceramica a bande rosse, ceramica spiral ware, ceramica invetriata, ceramica graffita e protomaiolica.
Vetri: Dal castello di Salerno proviene anche un cospicuo numero di frammenti riferibili a vasellame di vetro. La forte frammentazione a cui questo materiale va soggetto non rende sempre possibile l'attribuzione a forme ben identificabili. E' comunque possibile riconoscere alcune tra le forme maggiormente in uso tra XI e XVII secIl materiale vitreo non si limita al solo vasellame da mensa ma è attestato un uso frequente di particolari forme dal molteplice utilizzo quali ampolle e unguentari, ma anche lucerne per l'illuminazione. La maggior concentrazione di materiale è relativa ai secoli XV e XVI e coincide con il passaggio dell'immobile alla famiglia dei San Severo, con il conseguente cambiamento di destinazione d'uso da militare a residenziale
Metalli: Durante le operazioni di scavo sono stati recuperati cospicui quantitativi di oggetti di metallo riconducibili alle svariate attività svolte all'interno e nelle immediate vicinanze del castello. Tali reperti sono riconducibili ad una cronologia che dall'alto medioevo raggiunge l'epoca contemporanea. Il materiale recuperato va riferito alla sfera del quotidiano (chiavi, serrature, coltelli, chiodi, cardini e cerniere di porte e finestre, agli accessori per l'abbigliamento e ornamento personale (spille, anelli, fibbie), agli elementi distintivi militari (finimenti e ferri da cavallo, bardature e armi da cavalieri). I reperti sono essenzialmente in ferro e in bronzo, le cui fonti di approvvigionamento sono state identificate in piccoli giacimenti locali nei pressi di Amalfi, Giffoni e Sarno e prodotti quasi esclusivamente da artigiani locali.